
Foto ©IHWA/FB
La Hugo-Wolf-Akademie ha concluso la sua attività di quest’ anno con un bel concerto natalizio tenuto da due artisti di gran classe: Christiane Karg, quarantaquattrenne cantante nativa della Franken che in questi ultimi anni si è conquistata una posizione di assoluto rilievo tra gli interpreti liederistici, e Gerold Huber, cinquantacinquenne pianista bavarese considerato uno tra i migliori accompagnatori in questo repertorio soprattutto grazie al suo sodalizio artistico con il grande baritono Christian Gerhaher, che risale all’ epoca in cui entrambi erano studenti. Christiane Karg è un’ artista che io apprezzo da anni per la sua vocalità tecnicamente raffinata e la personalità interpretativa grazie alla quale si è fatta un nome internazionale, oltre che per le sue interpretazioni operistiche, anche con un’ intensa attività concertistica svolta in collaborazione con molte delle migliori orchestre e nel campo del Lied, genere in cui è considerata una tra le più accreditate giovani interpreti insieme alle sue quasi coetanee Hanna-Elisabeth Müller ed Anna Lucia Richter. I programmi liederistici che Christiane Karg presenta sulla scena e in disco sono sempre impaginati con notevole intelligenza e fantasia di scelte artistiche, documentate anche da alcuni CD che hanno riscosso ottimi consensi di pubblico e critica.

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Per questa serata tenutasi nella Weisse Saal del Neuer Schloss, il grande palazzo che si trova nella Schlossplatz di Stuttgart e oggi costituisce la sede del governo del Land, a mio avviso la sala che offre la migliore acustica di Stuttgart, la Karg ha proposto con poche variazioni il programma del suo CD LICHT DER WELT-A Christmas Promenade pubblicato due anni fa dalla Harmonia Mundi e che, come la cantante stessa scrive nelle note di presentazione, è stato concepito durante la pausa forzata imposta dal lockdown pandemico, che la costrinse a rinunciare a una tournée negli Stati Uniti. Un gran bel disco, nel quale la cantante francona offre un saggio della sua versatilità stilistica cantando in tedesco, francese, spagnolo e italiano sempre con accenti precisi ed efficaci. L’ ascolto dal vivo ha confermato la bellezza di un programma nel quale io ho apprezzato in particolare le melodie vocali di Engelbert Humperdinck, Peter Cornelius, Richard Strauss e Max Reger, caratterizzate da un tono di commossa e introversa meditazione, che nella scrittura presentano numerose soluzioni armoniche assai avanzate. Nella seconda parte del concerto spiccavano i brani in lingua spagnola e la deliziosa atmosfera quasi preraffaelita de La Madonna col bambino di Camille Saint-Saëns. Ma tutto il programma era estremamente interessante per la qualità musicale e l’ intelligenza nell’ accostamento dei brani. Christiane Karg ha trovato in tutto il concerto accenti e colori davvero da liederista di alta classe, regalandoci un’ interpretazione assolutamente esemplare per il tono di intensa espressività, la raffinatezza della dizione e il lavoro accuratissimo sulla dinamica perfettamente assecondato dal pianismo di Gerold Huber, che l’ ha accompagnata con un’ attenzione e una sintonia di intenti semplicemente straordinarie. Un fuori programma ha concluso in maniera splendida una serata di altissimo livello musicale, tenuta da due artisti sicuramente da annoverare tra i massimi esecutori della nostra epoca in questo repertorio.
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