
Prova generale. Foto ©Staatsoper Stuttgart/FB
Ho giá avuto più volte modo di parlare di Esther Dierkes e Björn Bürger, che in questi ultimi anni sono arrivati ad affermarsi fra gli elementi di punta nell’ ensemble della Staatsoper Stuttgart e hanno anche iniziato una bella carriera internazionale. A questi due giovani e simpatici artisti, marito e moglie nella vita, la Staatsoper ha affidato la seconda Liederabend del ciclo che si tiene nel foyer del teatro, organizzato in collaborazione con la Internationale Hugo-Wolf-Akademie. Come ho già scritto in passato, vale sempre la pena assistere ai concerti liederistici sempre presenti nelle stagioni dei teatri d’ opera tedeschi, perché si tratta di occasioni estremamente utili per valutare la qualità dell’ ensemble. Essendo una coppia anche nella vita reale, i due giovani cantanti hanno voluto presentare per il loro recital un programma basato su musiche di Alma e Gustav Mahler, che componevano entrambi anche se Gustav proibì alla moglie di svolgere questa attività dopo il loro matrimonio, illustrate dalla lettura di una scelta delle lettere che i due coniugi si scambiavano. La musica di Alma Mahler, che aveva studiato con Alexander Zemlinsky in maniera molto approfondita, è stata riscoperta in questi ultimi anni e i suoi Lieder sono davvero di grande interesse per l’ originalità delle melodie e la finezza del trattamento armonico. Dei brani liederistici di Gustav Mahler si può solo dire che concludono in maniera stupenda la grande stagione del Lied tedesco e sono tra i capolavori assoluti della letteratura compositica di questo genere.
Esther Dierkes e Björn Burger, come ho già scritto nelle precedenti occasioni in cui li avevo ascoltati, sono due cantanti davvero interessanti per il colore timbrico di mezzi vocali gestiti molto bene dal punto di vista tecnico e una musicalità davvero notevole, che permette loro scelte di fraseggio molto personali e attentamente curate nei dettagli. La varietà di colori che questi due giovani artisti riescono a ricavare dale loro vocalità pregevoli e la personalità del loro fraseggio ne fanno due interpreti liederistici assai promettenti, doti confermate in questa serata dalle esecuzioni davvero intense e rifinite di brani celebri come Rheinlegendchen e Wo die schöne Trumpeten blasen, cantato a due voci con un fraseggio ispiratissimo e struggente. Notevolissimo anche il tono intenso e concentrato con cui Björn Bürger ha eseguito il ciclo dei Lieder eines fahrendes Gesellen, risalente al periodo immediatamente precedente a quello in cui il compositore boemo lavorava alla Prima Sinfonia, nella quale appunto utilizzò due melodie provenienti da questo ciclo, per il primo e il terzo movimento. La raccolta fu ispirata dall’ amore non corrisposto di Mahler per la giovane cantante Johanna Richter, conosciuta durante il suo periodo di attività come Kapellmeister a Kassel. Come ha notato giustamente il musicologo Peter Revers nel suo studio Mahlers Lieder. Ein musikalischer Werkführer, si tratta di una composizione caratterizzata da una forte carica emotiva e da marcati contrasti emozionali, perfettamente sottolineati dal giovane baritono nativo di Darmstadt nella sua interpretazione.
Anche Esther Dierkes è una cantante che in futuro potrebbe dire cose notevoli nel repertorio liederistico, come si è potuto capire dalla sua intensa esecuzione dei Lieder di Alma Mahler, interpretati con il giusto accento lirico e raffinate sfumature dinamiche. Ma le cose più belle della serata si sono ascoltate nei Lieder in forma di duetto: qui la Dierkes e Bürger hanno messo in mostra un’ intesa musicale e una capacità di scambiarsi reciprocamente colori e intenzioni interpretative davvero coinvolgenti. Il pubblico, che qui a Stuttgart interviene sempre numeroso alle Liederabende, ha applaudito a lungo i due artisti insieme a Götz Payer, il cui pianismo elegante e raffinato assecondava in maniera perfetta le intenzioni del canto.
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