
Foto ©Mozart2006
Claudia Muschio si è guadagnata in questi ultimi anni grande simpatia e considerazione da parte del pubblico della Staatsoper Stuttgart, che infatti è intervenuto assai numeroso alla sua prima Liederabend. Ho già parlato altre volte in termini molto positivi della ventisettene cantante originaria di Brescia, entrata a far parte dell’ ensemble della Staatsoper direttamente dall’ Opernstudio, prima italiana ad esservi ammessa. Dopo le sue eccellenti interpretazioni di Adina nel nuovo allestimento de L’ Elisir d’ amore e di Nannetta nella recente ripresa del Falstaff, attendevo con curiosità Claudia Muschio nel suo primo recital solistico qui a Stuttgart, soprattutto perché questo tipo di esibizione costituisce un banco di prova molto attendibile per valutare la personalità e le qualità carismatiche di un cantante. Sotto questo punto di vista, la ragazza bresciana in questa serata ha dimostrato una grande capacità di attrarre e coinvolgere il pubblico grazie, oltre che a un mezzo vocale di bel colore e ben gestito tecnicamente, a un’ eleganza e raffinatezza nel porgere davvero notevoli, soprattutto per una cantante cosí giovane. Tutto questo è apparso evidente già nei tre brani di Clara Schumann, musiche di grande qualità che finalmente stanno trovando spazio nei programmi concertistici, nei quali io ho apprezzato il tono malinconico e delicatamente introspettivo, in particolare in Liebst du um Schönheit, splendido testo di Friedrich Rückert che anni dopo fornì a Gustav Mahler lo spunto per uno dei suoi Lieder più belli. Ben centrato è apparso anche il tono espressivo dei due pezzi di Richard Strauss, grazie anche una pronuncia tedesca molto accurata, soprattutto per una cantante non di madrelingua. Veramente deliziosa mi è sembrata anche la piquanterie e la vivacità maliziosa degli accenti che la Muschio è riuscita a trovare nelle Chansons di Francis Poulenc, dall’ atmosfera espressiva a tratti di tono quasi cabarettistico, che completavano la prima parte.

Prova generale. Foto fornita dall’ autore
La seconda parte del programma era interamente dedicata a brani in lingua italiana, a partire dai celebri Tre Sonetti del Petrarca di Franz Liszt, in cui Claudia Muschio ha trovato il giusto equilibrio tra dolcezza e passionalità in perfetta sintonia con il suo partner concertistico Ugo Mahieux, giovane pianista di scuola napoletana da poco entrato a far parte del team della Staatsoper Stuttgart come Korepetiteur dopo analoghi incarichi svolti in altri teatri di rango, che ha mostrato una bella capacità di interagire alla pari con il canto e di realizzare quello scambio reciproco di intenzioni interpretativa che costituisce il requisito principale di chi si dedica alla musica da camera, oltre a esibire belle qualità strumentistiche nei brani di Chausson e De Falla posti a dividere ciascuna delle due parti del concerto. Come conclusione di un programma molto ben calcolato nel crescendo degli effetti espressivi, i tre brani di Rossini hanno costituito il climax artistico della serata. Qui Claudia Muschio ha raggiunto esiti interpretativi davvero da artista di ottima classe, dominando con sicurezza la scrittura non facile di La Grande Coquette dai Pèchés de vieillesse e trovando accenti di struggente intensità nella stupenda Beltà crudele, forse il vertice assoluto della serata per il legato di alta scuola e il fraseggio intenso e concentrato che la cantante bresciana è riuscita a trovare, prima della conclusione affidata a una tra le varie versioni musicate da Rossini dell’ aria Mi lagnerò tacendo di Metastasio, che il compositore pesarese scrisse in diverse varianti utilizzando la stessa melodia, quasi come una realizzazione in musica degli Exercices de style di Raymond Queneau. Alla fine, Claudia Muschio ha dimostrato di avere coinvolto sino in fondo il pubblico esibendosi in una spiritosissima esecuzione della celebre canzone napoletana ‘O surdato nnammurato di Aniello Califano e Enrico Cannio, ritmata a suon di battimani dagli spettatori. Una bella conclusione di una serata in cui la giovane cantante italiana ha dato una convincente prova di maturità artistica.
Scopri di più da mozart2006
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
