
Carmen’s Defiance, Act IV – The Victrola book of the opera
Alcune mie riflessioni su Carmen, una tra le opere che io amo di più. Le potete leggere QUI

Carmen’s Defiance, Act IV – The Victrola book of the opera
Alcune mie riflessioni su Carmen, una tra le opere che io amo di più. Le potete leggere QUI
Sono da sempre un appassionato ascoltatore delle registrazioni di cantanti storici. In un’ epoca come la nostra, nella quale le voci in grado di cantare correttamente sono ormai pochissime, per non dire quasi inesistenti, Continua a leggere “Arthur Endreze”
Per chiudere l’ anno in bellezza, un’ altra perla di Carlos Kleiber: la Carmen Continua a leggere “Carlos Kleiber dirige Carmen”
Un ulteriore esempio di quella tendenza registica che qualcuno giustamente chiama “Eurotrash”. Continua a leggere “Carmen alla Staatsoper Stuttgart”

Il Festspielhaus di Baden-Baden è uno dei teatri tedeschi più attraenti Continua a leggere “Carmen al Festspielhaus Baden-Baden”
Dopo aver letto le recensioni e il bailamme scatenatosi sui siti operistici tra sostenitori e detrattori del pasticcio combinato da Emma Dante, voglio buttarla deliberatamente e provocatoriamente in ridere.
Da quello che si è visto nelle ultime due inaugurazioni, la Scala sta specializzandosi in allestimenti di riciclo.
Dopo il Don Carlo dello scorso anno, allestito con le pareti in legno dell’ Ikea e i costumi ripresi attingendo ai fondi di magazzino di qualche vecchia messinscena di Visconti o Vilar, stavolta abbiamo visto la riutilizzazione dei muraglioni del Tristan (ma Richard Peduzzi è davvero convinto che tutte le opere si svolgano in cantina?) come base per un allestimento che potrà tranquillamente essere riutilizzato per una eventuale futura produzione della Cavalleria Rusticana.
Chapeau, monsieur Lissner: se non è sagacia questa…
È passato un anno dal soporifero Don Carlo, ma l’ atmosfera alla Scala Continua a leggere “Minchia, la Carmen sicula è!”
Impressioni a caldo dopo aver visto lo spettacolo in tv su ARTE. Barenboim ha diretto in modo fiacco, slegato e nettamente meno personale che a Berlino nella produzione del 2006 a cui avevo assistito. Regia inutilmente sovraccarica di gags da avanspettacolo; le scene di Richard Peduzzi devono essere state riciclate dal Tristan di due anni fà. Interessante la protagonista Anita Rachvelishvili, Kaufmann in cattiva forma vocale, Micaela inesistente, Schrott con la voce a pezzi e gravi problemi di intonazione nell’ aria. Per tutti, una pronuncia francese che al di lá delle Alpi non consentirebbe nemmeno di ordinare un caffè. Censura particolare in questo senso a Kaufmann, che canta in un singolare francese tedeschizzato, con tutte le “e” strette, cosa che si ripercuote fatalmente anche sull’ emissione della voce. Nei prossimi giorni entrerò nei dettagli, con un commento approfondito.
Mi scrive oggi Marco Ninci, professore di filosofia alla Normale di Pisa. Siccome queste riflessioni sulla Carmen mi sembrano Continua a leggere “A proposito di Carmen”