
Foto ©swr.de
L’ ultimo concerto della stagione della SWR Symphonieorchester ha avuto un prologo piuttosto movimentato. Sul podio avrebbe dovuto esserci François-Xavier Roth, designato come successore di Teodor Currentzis nell’ incarico di Chefdirigent a partire dalla stagione 2025/26 ma, come riportano le cronache delle ultime settimane, il direttore francese è stato coinvolto in un brutto scandalo di molestie sessuali, documentate da prove certe, e ha annullato tutti i suoi impegni oltre che essere stato obbligato a dimettersi dalla guida della Gürzenich-Orchester Köln. La SWR ha annunciato di voler proseguire ugualmente la collaborazione con Roth, perché dopo accurate ricerche nulla sarebbe emerso a suo carico durante il suo precedente lavoro con le orchestre radiofoniche di Freiburg e Stuttgart, ma la forte dose di fischi con cui il pubblico della Liederhalle ha reagito alla lettura del comunicato ufficiale fa presagire un futuro abbastanza pessimistico per il rapporto artistico del prossimo direttore stabile con l’ orchestra.
In seguito a queste vicende, la direzione della serata conclusiva della stagione è stata affidata alla quarantaduenne finlandese Eva Ollikainen, attuale Music Director della Iceland Symphony Orchestra e anche lei uscita dalla Sibelius Academy di Helsinki come molti altri direttori di carriera internazionale delle ultime generazioni. Il programma, che in origine doveva essere dedicato a musiche di Schönberg, è stato completamente ripensato. Come brano iniziale abbiamo ascoltato Märchenpoem di Sofia Gubaidulina, partitura composta nel 1992 su commissione della NDR e ispirata alla storia di un gessetto buttato dalla finestra di una scuola e raccolto da un bambino che poi lo usa per disegnare immagini sull’ asfalto della strada. Come dichiarato dall’ artista, la vicenda simboleggia l’ inizio della sua nuova vita dopo l’ emigrazione dall’ URSS e fornische lo spunto per un bel saggio di orchestrazione colorita e ricca di effetti assai attraenti.
Renaud Capuçon, solista invitato per questo nuovo programma, aveva già suonato recentemente da queste parti insieme alla Mahler Chamber Orchestra ai Ludwigsburger Schlossfestspiele presentando una pagina poco nota come il Concerto per violino di Schumann e anche in questa occasione ha voluto fare una scelta inusuale con il Concerto op. 8 di Richard Strauss, lavoro giovanile del compositora bavarese caratterizzato da una bella freschezza di ispirazione anche se naturalmente ancora abbastanza acerbo nella struttura d’ insieme. In ogni caso si tratta di un brano che so ascolta con piacere soprattutto per la bella parte solistica scritta dal’ autore seguendo i consigli di Benno Walter, a quel tempo Konzertmeister della Hoforchester München e grande amico del padre di Strauss, che in quell’ orchestra era primo corno. Impeccabile l’ interpretazione di Renaud Capuçon che anche in questo caso ha messo in mostra tutto il suo carisma di grande virtuoso in una lettura assai coinvolgente.
In omaggio alla sua patria e coerentemente con i programmi della stagione della SWR, Eva Ollikainen ha scelto per la seconda parte la Sinfonia N° 5 di Sibelius. Parlando in generale, le Sinfonie del compositore finnico sono da sempre abbastanza problematiche per il direttore dal punto di vista interpretativo a causa della difficoltà di ottenere equilibri complessivi di fraseggio e di non cadere nel kitsch in certi passaggi. Forse aveva ragione Sir Simon Rattle quando alcuni anni fa, provando la Prima Sinfonia con i Berliner Philharmoniker, disse all’ orchestra: “Suonate come in Tschaikovsky, ma con la ritmica di Strawinsky”. L’ interpretazione di Eva Ollikainen era intensa e ricca di pathos, caratterizzata da una condotta narrativa fervida ed espressiva ma mai retorica o esagerata nelle tinte, da parte di una musicista solida e sicura che ha sfruttato al meglio le risorse della SWR Symphonieorchester, ottenendo sonorità notevoli per ricchezza e pienezza di armonici. Alla fine, gli intensi applausi del pubblico della Liederhalle hanno concluso al meglio una serata che a causa della travagliata gestazione si presentava abbastanza problematica.
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