
Il ciclo Mittagskonzerte della SWR Symphonieorchester è arrivato al terzo appuntamento. Questo format di tipo divulgativo, con un programma di durata abbastanza breve i cui brani sono introdotti in maniera assai accattivante dalla giovane ma competentissima Tabea Dupree, la Redakteurin ufficiale della SWR al seguito dell’ orchestra, continua a riscuotere un grande apprezzamento da parte del pubblico di Stuttgart e devo dire che assistere a questi appuntamenti è un’ esperienza davvero piacevole. Come ho già avuto modo di spiegare in altre occasioni, questa serie è frequentata da un pubblico numerosissimo e con una forte presenza di pubblico giovane. Anche in questa occasione infatti la Liederhalle era piena quasi fino all’ ultimo posto e al concerto erano presenti cinque o sei classi di ragazzi provenienti da diverse scuole di Stuttgart e dintorni, tra i quali si potevano notare addirittura una trentina di bambini sotto i dieci anni. Una dimostrazione convincente dei risultati ottenuti dal lavoro educativo che la SWR considera da anni uno dei punti qualificanti della sua attività e che si svolge tramite un costante lavoro d’ insieme con le istituzioni scolastiche, lezioni tenute dagli strumentisti nelle classi e, per i ragazzi delle scuole superiori, la possibilità di partecipare a incontri con i direttori d’ orchestra, i solisti e i compositori prima dei concerti. Credo sia superfluo ribadire il valore altissimo di simili iniziative, che davvero caratterizzano la civiltà culturale di una nazione. Qui a Stuttgart tutte le istituzioni musicali sono impegnate in questo tipo di attività per le scuole, con una regolarità e un’ attenzione i cui risultati si vedevano, in questo caso, nell’ attenzione e nella concentrazione con cui i ragazzi hanno ascoltato il concerto.
Sul podio per questo programma era il trentacinquenne direttore russo Maxim Emelyanychev, musicista che ha già alle spalle una carriera internazionale di rilievo svolta soprattutto insieme all’ ensemble Il Pomo d’ Oro, complesso di tipo storicamente informato di cui è Chefdirigent da otto anni e col quale si è esibito in sedi prestigiose come i Salzburger Festspiele e ha inciso diversi dischi che hanno ottenuto riconoscimenti di prestigio come la nomination al Grammy Award del 2021 per l’ incisione dell’ Agrippina di Händel. Il primo brano del concerto era l’ Ouverture in re maggiore Meerestille und Glückliche Fahrt op. 27 di Mendelssohn, scritta dal compositore lipsiense ispirandosi a due poemi di Goethe e pubblicata nel 1832 insieme alla più famosa Die Hebriden. Molto bello è apparso il suono pastoso e timbrato con cui la SWR Symphonieorchester ha suonato l’ ampia frase introduttiva, dopo la quale Emelyanychev ha svolto con grande lucidità l’ Allegro maestoso ottenendo dall’ orchestra colori trasparenti e sonorità di affascinante leggerezza.
Sicuramente la grande presenza di pubblico in questa occasione era dovuta anche alla presenza di Katia e Marielle Labèque, le due sorelle francesi che costituiscono il duo pianistico probabilmente più celebre del mondo. Cinquant’ anni di concerti in tutte le più famose sale e insieme ai migliori direttori d’ orchestra, documentati anche da una vasta discografia, non hanno assolutamente intaccato la freschezza dell’ ispirazione e l’ eleganza nel modo di suonare delle due sorelle ormai ultrasettantenni. La loro esecuzione del Concerto in mi bemolle maggiore K. 365 di Mozart, ben conosciuta dagli appassionati grazie alla celebre registrazione realizzata dalle sorelle Labèque nel 1990 insieme ai Berliner Philharmoniker diretti da Semyon Bichkov, che è anche il marito di Marielle, è da anni considerata una tra quelle di riferimento e anche in questa esibizione alla Liederhalle, perfettamenta accompagnata da Maxim Emelyanychev che si è dimostrato abilissimo a calibrare il suono dell’ orchestra su quello dei due pianoforti, erano da ammirare senza riserve la perfezione esecutiva, la tornitura esemplare delle linee melodiche e la competenza stilistica davvero souverän, come dicono i tedeschi. Una lettura davvero esemplare, che confermava per l’ ennesima volta la classe cristallina delle due sorelle francesi. Lunghi applausi di un pubblico entusiasta, ripagati dal un fuori programma, hanno giustamente sottolineato la qualità davvero speciale di questa interpretazione mozartiana da definire, senza alcun dubbio, di altissimo livello.
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