Internationale Bachakademie Stuttgart – Bachs Leipziger Debut

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Foto ©Holger Schneider

Contemporaneamente all’ uscita del programma della stagione 2023/24 la Bachakademie Stuttgart ha dato inizio a uno tra i suoi progetti più ambiziosi degli ultimi anni, intitolato VISION.BACH. Si tratta dell’ esecuzione integrale di tutte le Kantaten composte da Bach nell’ anno liturgico 1723/ 1724, quando assunse la carica di Thomaskantor a Leipzig. Il ciclo si articola in 23 concerti che si terranno in tutta la provincia di Stuttgart e le circa sessanta Kantaten del programma verranno registrate e pubblicate in CD dalla casa discografica hänssler CLASSIC. Non occorre spendere molte parole per definire l’ altissimo valore culturale di una simile iniziativa, che rappresenta il coronamento dei dieci anni di lavoro svolti da Hans-Christoph Rademann come direttore artistico dell’ istituzione. Dopo la completa riorganizzazione dei complessi della Gaechinger Cantorey secondo i criteri dell’ esecuzione storicamente informata, questo ciclo rappresenta una conferma del ruolo di primo piano svolto dalla Bachakademie nel panorama musicale tedesco.

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Foto ©Holger Schneider

Il programma della serata inaugurale del ciclo alla Liederhalle proponeva le prime due Kantaten scritte da Bach dopo il suo arrivo a Leipzig, la BWV 75 Die Elenden sollen essen, daß sie satt werden e la BWV 76 Die Himmel erzählen die Ehre Gottes eseguite il 30 maggio e il 6 giugno 1723 per i Gottesdienste della prima e seconda domenica dopo la Trinità. La composizione e l’ esecuzione settimanale di una Kantate per i Gottesdienste domenicali e festivi era uno tra i principali obblighi di Bach come Thomaskantor. Nei primi due anni del suo mandato quindi il musicista di Eisenach si adoperò attivamente per creare un vasto repertorio di Kantaten. Con sporadiche eccezioni, in questi due anni Bach,  eseguì una nuova Kantate ogni settimana e a partire dal terzo anno del suo mandato iniziò a prendersi più tempo. Oltre alle musiche appositamente scritte il compositore rielaborò alcuni lavori composti durante il suo servizio a Weimar e a Köthen utilizzando il metodo della Parodie, ossia soprattutto adattando i testi. Dopo aver creato un repertorio di base nei primi anni, Bach scrisse raramente nuova musica liturgica dopo il 1729, concentrandosi soprattutto sulle sue composizioni per tastiera. Le due Kantate con cui il musicista esordì a Leipzig sono brani ricchi ed elaborati nella strumentazione e sviluppati nella forma, coi quali Bach voleva sicuramente presentare il meglio delle sue conoscenze lusicali alla comunità religiosa lipsense. La BWV 75 ha per tema di base del testo la parabola evangelica del ricco Epulone e qualla successiva la parabola del banchetto di notte descritta nei Vangeli di San Luca e San Matteo.

Come sempre, Hans-Christoph Rademann ci ha presentato una lettura davvero esemplare di questi brani, per accuratezza di analisi, bellezza di colori e concertazione accuratissima nel rilievo dato ai particolari strumentali e vocali. Sotto la sua direzione i complessi della Gaechinger Cantorey, da lui riorganizzati alcuni anni fa secondo i criteri della prassi esecutiva storicamente informata, hanno agito in maniera splendida e ispirata, con un’ accuratezza nell’ articolazione che consentiva di gustare appieno tutte le sfumature dei testi, splendidamente assecondata dalle tinte accuratamente calibrate dell’ accompagnamento strumentale. Eccellente anche la prova di un quartetto solistico impeccabile dal punto di vista della qualità timbrica in cui il giovane soprano Natasha Schnur, il controtenore inglese Alex Potter, il tenore lipsiense Patrick Grahl e il basso-baritono Tobias Berndt, questi ultimi spesso presenti nei concerti della Bachakademie, hanno fornito una prestazione di assoluto rilievo. Tra i due lavori sacri, i solisti strumentali della Gaechinger Cantorey hanno eseguito una splendida lettura del Quinto Concerto Brandeburghese nella quale si segnalava in particolare la bella prova della clavicembalista italiana Arianna Radaelli. Un’ pttimo inizio per un ciclo che sicuramente ci regalerà momenti di grande interesse.


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