Internationale Hugo-Wolf-Akademie – Konstantin Krimmel e Marcelo Amaral

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Foto ©IHWA/Svenja Sapper

Una serata di grande spessore artistico, quella organizzata nei giorni scorsi dalla Internationale Hugo-Wolf-Akademie nell’ ambito del ciclo dei Galeriekonzerte, che si tengono nella Vortragssaal della Staatsgalerie, il principale museo di Stuttgart.  Protagonista della Liederabend era Konstantin Krimmel, ventinovenne baritono nato a Ulm da una famiglia di origini romene, uscito dalla Staatlichen Hochschule für Musik und Darstellende Kunst Stuttgart, in carriera da soli sette anni e considerato uno tra i giovani cantanti più promettenti delle ultime generazioni. Dopo aver vinto concorsi importanti come il Deutsche Musikpreis, l’ Helmut-Deutsch-Liedwettebewerb e il secondo premio al concorso liederistico della Heidelberger Frühling, il giovane baritono ha pubblicato tre anni fa per la Alpha Classic il suo primo CD, intitolato Saga, che  ha ricevuto ottime recensioni dalla stampa specializzata, concorde nel definire il giovane cantante come un’ autentica rivelazione. A partire da allora, Konstantin Krimmel si è esibito in tutte le rassegne liederistiche più prestigiose come la Schubertiade di Schwarzenberg, la Heidelberger Frühling, la stagione della Wigmore Hall, l’ Oxford Lieder Festival e la Schubertiade di Hohenems, oltre che in tutte le altre massime sale da concerto europee, e da quest’ anno è entrato a far parte dell’ ensemble alla Bayerische Staatsoper.

Negli ultimi anni, il mondo musicale tedesco ha visto l’ affermarsi di una generazione di giovani interpreti liederistici davvero interessanti, tra i quali i nomi principali sono senz’ altro quelli di Hanna-Elisabeth Müller, Christiane Karg, Anna Lucia Richter, Okka Von Der Damerau, Diana Haller, Samuel Hasselhorn e Benjamin Appl. Questi giovani sono tutti artisti di preparazione tecnica rifinita e di personalità interpretativa spiccata; Konstantin Krimmel è senza dubbio uno tra gli elementi di punta in questo movimento di cantanti emergenti e l’ ascolto diretto ha confermato la grande impressione da me provata all’ ascolto del suo primo CD, che dimostrava un livello di preparazione tecnica e un gusto interpretativo tali da non temere confronti con i grandi liederisti del passato.

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Foto ©IHWA/Svenja Sapper

Il fraseggio di Krimmel ricorda un po’ quello di Christian Gerhaher, cantante a cui sicuramente il giovane baritono tedesco-rumeno si ispira, ma lo strumento ha una rotondità e una qualità timbrica decisamente superiore. La fantasia e la classe interpretativa del giovane artista sono emerse subito nell’ esecuzione dei due brani schubertiani su testi di Friedrich Schiller che occupavano la prima parte, Der Pilgrim e la monumentale Ballata Der Taucher, una composizione che impegnò il musicista austriaco per quasi un anno. Il testo schilleriano è una di quelle saghe nordiche caratterizzate da una serie incredibile di escalations e colpi di scena, il cui clima Schubert aveva assorbito come avido lettore dei romanzi di Walter Scott, e la musica è basata sulla struttura recitativo-aria mutuata dall’ opera seria. Konstantin Krimmel, splendidamente accompagnato da Marcelo Amaral che di questo repertorio conosce tutti i segreti, ha messo in mostra in questi brani una classe di fraseggiatore davvero da artista di livello assoluto, ribadita anche nella seconda parte del programma che era interamente dedicata a brani di Carl Loewe.

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Foto ©IHWA/Svenja Sapper

Nato a Lobejun, piccolo centro del Sachsen, il 30 novembre 1796, Johann Carl Gottfried Loewe fu mantenuto agli studi per interessamento di Madame de Staël e godette di grande stima in vita per la sua cospicua produzione liederistica, di quasi quattrocento brani. Definito spesso come il Norddeutscher Schubert durante la sua vita, Carl Loewe nei suoi Lieder sviluppò la forma della Ballata strofica codificata dal romanticismo in uno stile più durchkomponiert fatto di ariosi contrastanti alternati a passaggi di recitativo e di una scrittura pianistica più evoluta rispetto al puro e semplice accompagnamento della voce. Lo stile musicale di Loewe spazia da tratti visionari sino ad atmosfere umoristiche, con la creazione di autentici bozzetti di scene teatrali come accade in Herr Oluf op. 2 N° 2 e in Odins Meeresritt op. 1. Konstantin Krimmel si è dimostrato qui un autentico interprete di classe nel delineare le atmosfere diversificate di questi brani dimostrando tutta la personalità di un fraseggiatore capace di trovare soluzioni interessanti e originali. Anche la concentrazione espressiva, il tono scrupoloso e meditato del fraseggio, l’ attenzione al respiro melodico e la cura mostrata da Marcelo Amaral nel rendere le sfumature della parte pianistica assecondando alla perfezione il canto rendevano l’ esecuzione sicuramente molto pregevole. Una serata di grande musica, con lunghi applausi ripagati da due fuori programma tra cui spiccava una splendida, ispiratissima esecuzione di Wilkommen und Abschied di Schubert. Gli appassionati di musica liederistica ricorderanno sicuramente di aver scoperto con questo concerto un cantante destinato a diventare sicuramente un protagonista nei prossimi anni.


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