
Per gli auguri di buon Ferragosto a tutti i lettori del blog, propongo un capolavoro straordinario come la Missa Solemnis op. 123 di Beethoven. Non occorre che sia io a ripetere per l’ ennesima volta come questa monumentale partitura rappresenti uno dei vertici assoluti nella produzione del compositore di Bonn. Solo la Messa in si minore di Bach può reggere il confronto, tra i lavori ispirati al testo latino del servizio divino cattolico. Facendo un breve riassunto della cronologia compositiva, Beethoven scrisse questo lavoro, che rappresenta dopo la Messa op. 86 il suo secondo accostamento al testo della liturgia cattolica, per la cerimonia di intronizzazione come arcivescovo di Olmütz, tenutasi il 9 marzo 1820, dell’ arciduca Rudolf von Österreich, uno tra i suoi migliori amici e sostenitori. Le lunghe e minuziose ricerche preliminari condotte da Beethoven sugli aspetti teologici e liturgici del testo, sulla storia della musica sacra e della sua evoluzione a partire dal canto gregoriano sino a Palestrina, Bach e Händel, oltre all’ impegno richiesto da altri lavori come le Sonate op. 109 e 110, ritardarono di molto la composizione del lavoro che fu terminata solo il 19 marzo 1823. La prima esecuzione avvenne il 7 aprile 1824 a Sankt Petersburg su iniziativa del principe Nikolay Golizyn, un altro grande amico di Beethoven. Un mese più tardi, il 7 maggio 1824 durante il celebre concerto al Kärntnertortheater di Vienna comprendente la prima esecuzione assoluta della Nona Sinfonia, vennero eseguiti il Kyrie, il Credo e l’ Agnus Dei. Beethoven, ormai completamente sordo, fu assistito nella direzione dal Kapellmeister del teatro, Michael Umlauf. Sulla partitura autografa, conservata presso la Berliner Staatsbibliothek, il compositore scrisse la celebre frase Von Herzen – Möge es wieder – zu Herzen gehen.

Il celebre dipinto di Joseph Karl Stieler, datato 1820 ca., che ritrae Beethoven durante la composizione della Missa.
L’ esecuzione che ho scelto di presentarvi è una ripresa dal vivo di un concerto tenuto da Leonard Bernstein nel 1978 al Concertgebouw di Amsterdam, la cui parte audio è stata pubblicata anche in un celebre disco, dalla Deutsche Grammophon. Pochi altri direttori hanno saputo restituirci una così grande carica di umanità come è riuscito a fare Bernstein nelle sue interpretazioni beethoveniane, in particolare nel ciclo sinfonico inciso negli anni Settanta con i Wiener Philharmoniker, documentato sia in CD che in video e sicuramente uno dei migliori in tutta la storia della musica registrata per la coerenza logica dell’ analisi e il fervore espressivo mai disgiunto da una classicità aristocratica nell’ esposizione. Anche questa interpretazione della Missa, in cui il direttore americano è supportato da uno splendido cast vocale e dalla straordinaria prova del Coro della Radio di Hilversum, rimane ancora oggi una versione di assoluto riferimento.
Ludwig van Beethoven (1770-1827):
Missa Solemnis in D major, op.123
I. Kyrie
II. Gloria
III. Credo
IV. Sanctus
V. Agnus Dei
Edda Moser, soprano
Hanna Schwarz, mezzosoprano
René Kollo, tenor
Kurt Moll, bass
Grosser Rundfunkchor Hilversum N.O.S.
Concertgebouworkest Amsterdam
Leonard Bernstein
Buona e serena festa di Ferragosto a tutti!
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